AGAMENNONE

Lunedì, 16 agosto, Teatro Antico, alba, ore 05.00                                      PRIMA NAZIONALE

AGAMENNONE

Ghiannis Ritsos

 

Traduzione   Nicola Crocetti

 

Con

Filippo Luna

 

Musiche eseguite dal vivo

Virginia   Maiorana

Ambientazione sonora  

Vittorio   Di Matteo

Elementi di scena e costumi 

Dora   Argento

 

Produzione

Associazione Amici della Musica di Cefalù Salvatore Cicero 

 

Note

Agamennone fa parte di “Quarta dimensione”, raccolta di diciassette poemetti drammatici ispirati al teatro antico.

Furono quasi tutti scritti negli anni in cui Ritsos era in galera, arrestato dal regime dei Colonnelli per la sua militanza libertaria e democratica. Combattente e partigiano nella resistenza greca ai tempi dell’occupazione nazista, perseguitato per la sua accesa propensione verso la sinistra, Ritsos manifesta nel suo Agamennone profonda avversione alla guerra e tacite aspirazioni alla pace pubblica e personale. Il re parla di sé e del suo passato in guerra con infinita, dolente stanchezza differenza dell’arrogante e fierissimo Agamennone di Eschilo. La sua è la confessione, smarrita e poeticissima, di chi non intende per quale motivo ha fatto le cose che ha fatto. Il recupero del mito avviene in Ritsos attraverso un processo di trasposizione cronologica grazie al quale diventano contemporanei non solo luoghi, abiti e ambienti, ma anche i personaggi, con la loro psicologia e il loro sentire. È così che il suo Agamennone appare tanto amaro e ripiegato su se stesso, quanto in Eschilo era forte ed estroverso.

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